Viaggio semiserio di un'autrice rosa pallido
VeloNero, la vera storia
VeloNero, come scritto nella sua bio in giro per il web, vive sui tetti con un marito due figlie, cinque computer e due gatte part time della vicina.
Appassionata fin da giovane di corse con i carretti, costruisce da sé i propri veicoli.
Ha vinto quattro volte in carriera e si è schiantata in ben dodici edizioni della Corsa del Rintocco, infrangendo ogni precedente record, le vetrine del gioielliere della piazza di Sfangio (dove si svolge l’epica corsa) e una costola diversa per ogni caduta accidentale.
Alleva acari come animali da compagnia, anzi, ha creato un vero e proprio business diventando approvvigionatrice ufficiale di codesti affettuosi animaletti per Cinecittà; infatti tutti conoscono i loro molteplici impieghi in questo campo, dalla commedia all’horror, tanto che la nostra è in lizza per un Oscar alla carriera.
Gli introiti di allevatrice superano, anche se di poco, i suoi guadagni come scrittrice di romanzi erotico-internazional-popolare, tanto conosciuti quanto apprezzati sia Campobrutto di Sotto, dove vive e vegeta, sia a Bellariva, dove è nata e dove si reca ogni anno, per tre giorni ad agosto (partenze molto intelligenti), a gustare le sue meritate vacanze.
Ma è nel Laos che VeloNero è più apprezzata, ha scalato le vette del successo e ha raggiunto la ragguardevole doppia cifra di libri venduti in lingua: 11 copie del Fatale Addio da cui verrà tratta una soap riadattata di 23.561 puntate. Ha rifiutato un invito a recarsi in Corea del Nord perché ha paura dei cani quando abbaiano… e sbranano.
Gli introiti di allevatrice superano, anche se di poco, i suoi guadagni come scrittrice di romanzi erotico-internazional-popolare, tanto conosciuti quanto apprezzati sia Campobrutto di Sotto, dove vive e vegeta, sia a Bellariva, dove è nata e dove si reca ogni anno, per tre giorni ad agosto (partenze molto intelligenti), a gustare le sue meritate vacanze.
Ma è nel Laos che VeloNero è più apprezzata, ha scalato le vette del successo e ha raggiunto la ragguardevole doppia cifra di libri venduti in lingua: 11 copie del Fatale Addio da cui verrà tratta una soap riadattata di 23.561 puntate. Ha rifiutato un invito a recarsi in Corea del Nord perché ha paura dei cani quando abbaiano… e sbranano.
Il successo laotiano non l’ha cambiata: l’hanno cambiata gli anni che avanzano e la demenza senile incipiente e soprattutto le quintalate di fritti e dolci che ingurgita quotidianamente per mantenere il suo peso forma… no, scusate, la sua forma “a peso”.
Ama le passeggiate in città in mezzo al traffico, i cimenti di Capodanno, che la mantengono bella fresca (così dice) per un anno intero.
Ma la sua indole ribelle fa di lei una vera campionessa di afflosciamento sul divano: tanti anni di duro esercizio l’hanno portata a elevare questa semplice attività a qualcosa di più di una filosofia di vita, ne ha fatto una vera e propria disciplina tantrica, rendendo un semplice oggetto d’arredo il fulcro di una vita intera. Cosa riuscita a pochi.
Ora la vera chicca, “la soffiata”, lo scoop, ciò che vi permetterà di incontrarla di sfuggita: amante delle corse dei cavalli, ama puntare l’accoppiata alle corse delle Capannelle, la troverete di certo, vestita nel suo scaramantico abito bianco con papaveri rosso acceso (un po’ scolorito dall’uso, in realtà) e un cappellino di paglia in testa per tutto il mese di maggio, magari in fila al botteghino.
In non vi ho detto niente…
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